VIA-VAS-AIA e procedure ambientali

La realizzazione di infrastrutture, l’esercizio di attività industriali o comunque inquinanti, oggi – nel complesso sistema normativo a tutela dell’ambiente – non possono prescindere dalla preliminare considerazione dei loro  “effetti ambientali”.

Su impulso del legislatore comunitario sono state infatti introdotte specifiche procedure autorizzatorie (disciplinate nella Parte II del Codice Ambientale) che subordinano la possibilità di programmare, progettare o esercitare interventi/attività potenzialmente pregiudizievoli per l’ambiente ad una preventiva valutazione della rispettiva incidenza sulle singole risorse ambientali (acqua, aria, suolo, flora, fauna) e sull’ambiente nel suo complesso.

Si tratta delle ormai note procedure di V.I.A. (valutazione di impatto ambientale), V.A.S. (valutazione ambientale strategica), A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale), V.I.N.C.A. (valutazione di incidenza ambientale), alle quali si sono più di recente aggiunte altre procedure specifiche per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, e  per altri interventi minori” (Autorizzazione unica ambientale).

Le procedure autorizzatorie ambientali costituiscono dunque un passaggio obbligato per proporre e/o avviare interventi infrastrutturali o economico-produttivi di una certa rilevanza ed entità, ma spesso si presentano tortuose e ricche di insidie: la “scelta” del procedimento da avviare, la individuazione delle autorità competenti, la documentazione da presentare a corredo dell’istanza, le modalità di integrazione tra connessi iter amministrativi, costituiscono solo alcune delle difficoltà che gli operatori incontrano allorché sono chiamati a confrontarsi con queste procedure ambientali (Valutazione di incidenza, Autorizzazione unica per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili, ecc.).

Per superare le problematiche applicative delle varie discipline procedurali lo Studio mette a disposizione dei clienti la propria consolidata esperienza e specializzazione professionale nel campo, fornendo consulenza e assistenza sia in fase giudiziale che stragiudiziale, sempre nella convinzione che - a fronte di normative spesso poco chiare - sia meglio prevenire i  possibili profili di illegittimità delle procedure autorizzatorie avviate, piuttosto che andare incontro a defatiganti - e ben più onerosi – contenziosi.

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